Due terzi dei Business Leaders ritengono che le loro aziende dovrebbero essere più digitalizzate per rimanere competitive. Tuttavia, secondo Gartner, l’81% dei dipartimenti legali nel 2018 “è impreparato alla digitalizzazione”, compromettendo la propria capacità di gestire i rischi e rallentando i processi interni. Come il vostro dipartimento legale può fare il salto? La risposta: con la Business Intelligence.
CHE COS’È LA BI?
Gartner definisce la Business Intelligence o BI come “termine generale che comprende le applicazioni, l’infrastruttura, gli strumenti e le best practice che consentono di consultare e analizzare le informazioni per migliorare e ottimizzare decisioni e risultati”. In sostanza, la BI può fornire alle aziende, in particolare ai dipartimenti legali, un’analisi elaborata delle informazioni chiave relative alle proprie attività.
La BI è un mercato dinamico e in rapida evoluzione, in quanto cresce continuamente la richiesta da parte delle organizzazioni di poter gestire e sfruttare i dati critici e giornalieri. Il valore della BI risiede nella sua agilità e nella capacità di scomporre i dati per analizzarli più rapidamente rispetto agli strumenti tradizionali attualmente in uso nei dipartimenti legali.
McKinsey & Company, in un recente studio sulla “digital reinvention”, ha evidenziato come “i vincitori digitali” siano soliti coordinare le proprie strategie digitali con quelle aziendali.
Sebbene i dipartimenti legali siano particolarmente restii nei confronti della tecnologia, è necessario che nel 2019 la considerino come uno strumento fondamentale per la propria crescita. Il 100% della top ten degli studi legali intervistati da PWC nell’Annual Law Firms’ Survey 2018 considera la tecnologia come la sfida chiave per la crescita nei prossimi 2 anni. Per coloro che ritarderanno, le statistiche prevedono una spirale molto discendente. Secondo Forrester, il 25% delle aziende nel 2019 ridurrà drasticamente i propri investimenti digitali, perdendo quote di mercato.
IN CHE MODO LA BI CONSENTE DI PRENDERE DECISIONI BASATE SUI DATI?
Ecco le tre principali modalità con cui i dipartimenti legali possono adottare la BI.
1: INDICATORI CHIAVE
DiliTrust Governance è una piattaforma legale collaborativa progettata per soddisfare i requisiti dei giuristi d’impresa, in particolare in termini di efficienza operativa, produttività, sicurezza e copertura funzionale del business.
Lo strumento è dotato di funzionalità di BI integrate in modo che gli utenti possano accedere agli indicatori di monitoraggio in tempo reale. Offre inoltre dashboard standard e personalizzabili, adattabili alle specifiche esigenze di ciascun dipartimento.
Esempi di indicatori che possono essere monitorati attraverso DiliTrust Governance includono:
- Numero di contratti/contenziosi per stato
- Tempo medio di risoluzione di un contenzioso
- Margine di successo dei contenziosi attivi
2: GOVERNANCE DELL’INFORMAZIONE
Le ricerche indicano che “solo il 37% dei responsabili legali e della compliance dispone di una struttura formale di governance dell’informazione”.
Al fine di proteggere meglio i propri dati, i dipartimenti legali dovrebbero per prima cosa organizzarli strategicamente. Perché? I legali si trovano a dover esaminare quotidianamente una vasta quantità di dati. A livello di volume, il mondo produce 2,5 quintilioni di byte di dati al giorno, mentre il 90% dei dati nel mondo di oggi è stato creato negli ultimi due anni. Secondo l’Harvard Business Review, «meno dell’1% dei dati non strutturati viene analizzato o utilizzato»; inoltre il 70% dei dipendenti ha accesso a dati a cui non dovrebbe poter accedere.
È essenziale che i dipartimenti legali utilizzano la BI per gestire i dati ma anche per migliorare l’efficienza, controllare i rischi e soddisfare i requisiti di compliance normativa.
3: UN PASSO AVANTI: horizon expertise
Secondo la Harvard Business Review, “la ‘digital reinvention’ funziona solo se le aziende utilizzano la corretta tecnologia digitale. Nel report del 2018, PwC raccomanda che i dipartimenti legali siano consapevoli di tutte le tecnologie emergenti disponibili e selezionino quelle più adatte alla propria organizzazione, al fine di rimanere competitivi e all’avanguardia. Stando al report di PWC, oltre il 50% delle prime 100 aziende britanniche aveva iniziato o era in fase di pianificazione di “progetti relativi a Risk & Compliance o Data Analytics”.
L’accesso ai dati consentito dalla Business Intelligence, come la previsione dei costi legali, aiuta i dipartimenti legali nella strategia operativa e permette loro di lavorare in modo più adeguato in termini di compliance. Lo studio legale internazionale Seyfarth Shaw, in un’intervista con McKinsey & Company in merito alla propria trasformazione digitale legale, ha osservato come i loro clienti stessero cercando una “horizon expertise” dal loro team legale per anticipare “ciò che sta arrivando, invece di pagarci per risolvere il problema attuale”. La Business Intelligence consente agli studi legali di identificare meglio le esigenze dei clienti e di prendere decisioni più informate per loro conto, in modo che i professionisti legali rimangano un passo avanti in un settore in rapida evoluzione.
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