Come attrarre investimenti dal settore privato per finalità sociali ed ambientali? La seconda parte della nostra serie di articoli approfondisce sfide e consigli per i potenziali investitori ad impatto.
LE SFIDE DELL’IMPACT INVESTING
L’impact Investing non è certo privo di sfide in termini di credibilità e di riconoscimento da parte del settore. Gli esperti in materia di investimenti hanno fatto riferimento alla sua “attrattività immediata”, osservando però come il suo ‘fascino’ possa distogliere l’attenzione da alcune delle questioni che pone nel lungo termine. Quali sono dunque, secondo gli operatori del settore, le sfide che i potenziali investitori devono considerare?
Secondo Andrzej Rapaczynski, professore alla Columbia Law School, i costi degli investimenti ad impatto sono considerevoli per la “salute dell’economia capitalista”. Egli sostiene che ” un più complesso obiettivo aziendale….solleva il problema potenzialmente insolubile di riunire i diversi interessi degli azionisti e indebolisce seriamente la capacità degli azionisti di monitorare la performance del management”.
Il suo parere si unisce a quello dei colleghi analisti dell’impact investment, analogamente scettici sul tema. Paul Sullivan, giornalista finanziario del New York Times, ha sottolineato come gli investimenti ad impatto nel breve termine “possano essere difficili per qualsiasi investitore, in particolare per coloro che si attengono a standard molto rigorosi”.
Tuttavia fund managers, fondazioni private, varie forme di istituzioni finanziarie così come ONG e investitori individuali attualmente coinvolti in questo campo di investimento, pur comprendendo molte delle sfide poste dall’impact investing, rimangono molto e sempre più interessati a realizzare nuovi e diversificati investimenti. Questo può essere ricondotto a coloro che sono più interessati verso gli investimenti ad impatto, principalmente millenial e investitrici donne, considerati i più consapevoli dal punto di vista sociale e ambientale nell’ambito dei loro portafogli: Forbes riporta come “l’85% dei millenial sia molto interessato agli investimenti ad impatto”.
Altre sfide possono essere collegate ad una percezione errata a livello di settore, spesso provocata da campagne pubblicitarie aggressive. Alcune di queste campagne hanno infastidito gli investitori che ritengono si tratti ancora di una nicchia filantropica. Tuttavia, è corretto ritenere che al momento, nonostante i progressi compiuti, sia ancora difficile per gli investitori interessati quantificare, misurare e realizzare un solido rendimento.
GENERARE UN RITORNO: PERCHÉ I DATI SONO FONDAMENTALI
Blackrock, una delle principali società di investimento nel mondo, ha stilato dei consigli per gli investitori su come migliorare i processi di investimento sostenibile e superare molte delle sfide collegate. Quello che è fondamentale per Blackrock è l’influenza e la necessità di avere dati più chiari in modo che gli investitori siano in anticipo rispetto al boom del settore degli investimenti sostenibili.
Gli insights dei loro clienti dimostrano il loro sostegno a investimenti sostenibili e rendimenti finanziari. Ecco perché:
– Blackrock afferma che il miglioramento di dati e insights permetta di creare portafogli sostenibili senza compromettere gli obiettivi finanziari.
– I portafogli ESG (Environmental, Social and Governance) friendly potrebbero essere meno esposti ai ribassi, poiché le loro ricerche dimostrano che “gli indici ESG hanno eguagliato o superato i rendimenti dei loro corrispettivi standard, pur con la stessa volatilità”.
Ciò che è certo è che una maggiore comprensione dei dati in questo settore si evolverà e, a sua volta, determinerà maggiori rendimenti finanziari per gli investitori. È degna di nota la traiettoria di crescita in quanto, secondo i dati dell’International Finance Corporation, “il settore è quintuplicato tra il 2013 e il 2017”.
MSCI, nella sua guida per gli investimenti ESG, ha evidenziato i casi d’uso più comuni per analizzare la performance degli investimenti ESG.
ALCUNI SUGGERIMENTI DA PARTE DI INVESTITORI AD IMPATTO (COME RIPORTATO DAL NEW YORK TIMES)
Amit Bouri, CEO della Global Impact Investing Network
“The 3 most robust areas for impact investing were private debt, private equity and real assets like land or rental properties. GIIN have developed themes that people can invest in, like clean energy and affordable housing.”
Secondo Amit Bouri, le 3 aree principali per gli investimenti ad impatto sono state il private debt, il private equity e i beni reali come terreni o proprietà in affitto. GIIN – l’organizzazione internazionale di riferimento per l’impact investing – ha sviluppato temi su cui le persone possono investire, come energia pulita e alloggi a prezzi accessibili.
Andrew Lee, Responsabile impact investing e private markets presso UBS Wealth Management
“While there are sets of metrics by sector that are accepted, it is difficult to aggregate across the portfolio. You have to keep it by sector.”
Secondo Andrew Lee, esistono metriche per settore ma è difficile aggregarle per portafoglio, pertanto è necessario mantenerle per settore.
Erika Karp, Founder e Chief Executive di Cornerstone Capital Group
“One of the things Cornerstone believes is, to really have impact on the world, we need to move trillions of dollars,” she said. “To do that, you need to evolve the standard of what is the discipline of impact investing.”
Secondo Erika Karp, per avere davvero un impatto sul mondo, bisogna muovere miliardi di dollari. Per farlo, è necessario far evolvere lo standard di quella che è la disciplina dell’impact investing.
Guillaume Mascotto, VP & Head of ESG and Investment Stewardship presso American Century Investments
“As one might expect, factors like investment returns and fees remain top considerations when determining how to invest money. The significant increase in the percent of investors factoring societal impact into the decision-making process, particularly among younger investors, confirms our view that investors do not need to choose between impact and returns.”
Secondo Guillaume Mascotto, fattori come i rendimenti degli investimenti e le remunerazioni rimangono considerazioni di primaria importanza nel determinare come investire. L’aumento significativo della percentuale di investitori che tiene conto dell’impatto sociale nel processo decisionale, in particolare tra gli investitori più giovani, confermando la loro idea che gli investitori non debbano scegliere tra impatto e rendimento.
UNA CONSIDERAZIONE FINALE
Una buona corporate governance è essenziale per mitigare il rischio di investimento. Gli investitori devono essere chiari sul fatto che, prima di qualsiasi tipo di investimento sostenibile, che si tratti di investimenti a impatto o di investimenti ESG, occorre esaminare i principali indicatori di governance non efficiente. Luis A. A. Aguilar della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, osserva che gli indicatori chiave da monitorare prima dell’investimento includono: uscita del CFO o del segretario della società, dimissioni di amministratori o revisori indipendenti e ispezioni.