L’IA è sulla bocca del mondo tecnologico e non solo. Una vera e propria valanga di notizie che riguardano gli ambiti più disparati: dalla tecnologia che può identificare se un dipinto è originale o meno, ai camion senza conducente. In sostanza… un enorme “clamore mediatico”. Tuttavia, in mezzo a tante parole una delle cose che sfugge alla nostra attenzione sono le modalità con cui l’IA può essere impiegata a fini dolosi, soprattutto in relazione alla sicurezza dei dati. In che modo quindi la governance aziendale può affrontare il futuro e contenere i danni?
IN CHE MODO L’AI INFLUENZERÀ LA SICUREZZA DEI DATI?
All’inizio del 2018, 26 esperti in materia di sicurezza dell’Università di Oxford, di Cambridge e del Centre for New American Security (tra gli altri), si sono riuniti per individuare gli aspetti dolosi presenti e potenziali insiti nell’IA. Il risultato del loro report di 100 pagine è uno sguardo realistico sul futuro della missione che attende i professionisti della sicurezza informatica e della governance aziendale. In passato, l’idea stessa dell’IA è sempre stata percepita in modo estremamente positivo, poiché i paesi e le aziende si sono impegnati a spendere miliardi nella corsa per il dominio nel campo (corsa che, attualmente, vede la Cina in testa). Ma, con il presente report, i ricercatori non solo gettano luce sulle possibili frodi connesse all’impiego dell’intelligenza artificiale, ma formulano anche domande scomode sulla governance aziendale. L’Analisi osserva con lucidità che, “l’IA distruggerà il compromesso tra dimensioni ed efficienza consentendo attacchi su ampia scala, estremamente mirati ed efficaci”.
Questa ricerca rivoluzionaria mette in guardia, inoltre, dalle nuove modalità con cui i sistemi di IA potranno ridefinire gli attacchi informatici e compromettere gravemente la sicurezza dei dati: hacking automatico, sintesi vocale utilizzata per appropriarsi dell’identità di eventuali obiettivi, e-mail di spam attentamente mirate che utilizzano informazioni estrapolate dai social media o che sfruttano le vulnerabilità degli stessi sistemi (ad esempio, attraverso esempi contraddittori e “data poisoning”).
LE SFIDE ALL’ORIZZONTE
I sistemi di intelligenza artificiale, insomma, renderanno più complessa la sicurezza dei dati. Si tratta dell’obiettiva realtà dei fatti. L’AI Now Institute presso la New York University, che si impegna a comprendere le implicazioni sociali dell’intelligenza artificiale nel suo “AI Now 2017 Report”, ha illustrato in che modo la governance aziendale può affrontare al meglio questo e altri problemi.
Di seguito riportiamo le conclusioni principali:
1: aumentare il numero delle parti interessate coinvolte attivamente nei sistemi di IA
La governance aziendale deve definire e delegare a una serie di dipendenti il lavoro specializzato, per evitare e ridurre il rischio associato.
2: gli studi legali non devono più utilizzare “scatole nere”, sistemi di IA e algoritmici
L’AI Now Institute ha sottolineato come l’utilizzo di tali sistemi “desti serie preoccupazioni sulla regolarità dei processi”. Gli uffici legali devono essere pertanto sottoposti ad audit pubblici, test, verifiche e standard di revisione e responsabilità.
3: il software di IA deve essere rigorosamente controllato e testato prima dell’utilizzo
AI Now consiglia di sviluppare gli standard fin dall’inizio per comprendere e monitorare al meglio i problemi durante l’adozione di nuovi software
4: mantenere un atteggiamento prudente nei confronti di HR e IA
Si rendono necessarie una maggiore ricerca e una definizione delle politiche di utilizzo dei sistemi di Intelligenza Artificiale nell’ambito delle Risorse umane, soprattutto nel processo di assunzione. I ricercatori hanno messo in guarda sul potenziale impatto esercitato sui diritti e le prassi dei lavoratori, come il rischio di parzialità nella selezione.
5: operare scelte oculate nell’ambito delle soluzioni software
Uno dei modi migliori con cui la governance aziendale può contrastare i futuri attacchi informatici nel campo dell’IA è fare affidamento su software sicuri e all’avanguardia.
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