Secondo la CIO survey 2019 di Gartner, negli ultimi quattro anni le imprese che utilizzano l’intelligenza artificiale sono aumentate del 270%, mentre nell’ultimo anno il dato è triplicato. Sebbene sia noto come nel mondo tech ci sia una notevole carenza di talenti della cybersecurity, la domanda rimane la seguente: quale ruolo gioca il Consiglio di Amministrazione in questo panorama in continua evoluzione? E di cosa dovrebbero preoccuparsi esattamente i CdA?
Una rapida premessa per coloro che non sono ancora sicuri di cosa comprenda esattamente il concetto di Intelligenza Artificiale o IA: è essenzialmente “La teoria e lo sviluppo di sistemi informatici in grado di eseguire compiti che normalmente richiedono l’intelligenza umana, come la percezione visiva, il riconoscimento vocale, il processo decisionale e la traduzione da una lingua”.
Applicata a casi d’uso quotidiani sul posto di lavoro, l’intelligenza artificiale può consentire ai manager di misurare le prestazioni dei dipendenti grazie agli analytics, rilevare potenziali minacce informatiche oppure aiutare le aziende a utilizzare i propri dati senza bisogno di ricorrere ad un data scientist.
I membri del consiglio di amministrazione sono quindi ora sotto pressione per prendere in considerazione il loro approccio all’IA. Come osserva la Harvard Business Review in un recente articolo, “Se ti stai muovendo troppo lentamente, un concorrente potrebbe usare l’IA per farti uscire dal mercato. Ma se ti stai muovendo troppo velocemente, si rischia di adottare un approccio che l’azienda non sa veramente come gestire”.
5 DOMANDE CHE I BOARD DOVREBBERO PORSI
Secondo PwC, che ha valutato attentamente come i consigli di amministrazione potrebbero esaminare meglio i potenziali rischi e benefici dell’IA, ci sono cinque domande chiave che i membri del board dovrebbero porsi.
1: Come l’intelligenza artificiale potrebbe trasformare il prodotto o i servizi dell’azienda e quali aspetti del business potrebbero trarre beneficio da una maggiore automazione o dal machine learning?
2: L’intelligenza artificiale potrebbe essere adattata o essere utilizzata nell’ambito delle tecnologie emergenti che sono in fase di sviluppo?
3: Abbiamo le risorse per supportare l’uso dell’IA? Abbiamo risorse con le giuste competenze e i talenti per rendere l’impiego di questa tecnologia un successo?
4: Come otterremo la fiducia e rassicureremo tutti gli stakeholder se usiamo l’IA?
5: Abbiamo pensato a come utilizzeremo i dati raccolti dall’IA? Abbiamo considerato i rischi informatici e le questioni relative alla privacy dei dati?
Mentre queste domande offrono lo spunto per un’analisi approfondita sia delle sfide che delle opportunità dell’IA, quali rapide argomentazioni possono essere utilizzate per delineare sia i benefici che gli aspetti negativi dell’IA? Abbiamo selezionato i due argomenti principali in ciascuno dei due casi per i Board.
I BENEFICI DELL’IA PER I MEMBRI DEL CDA
PRODUTTIVITà
Secondo Accenture, entro il 2035, l’AI ha il potenziale per aumentare i tassi di redditività in media del 38% e potrebbe portare ad una spinta economica di 14 trilioni di dollari (USD). Grazie al costante calo della redditività di alcuni settori industriali, I Board member possono esaminare se l’IA è la risposta per rinvigorire la produttività della propria azienda.
INNOVAZIONE
Un altro motivo per cui i membri del consiglio di amministrazione sono inclini ad investire nell’IA è il timore di subire la concorrenza digitale agguerrita. Secondo l’OCSE, si stima che nel periodo 2011-2018 siano stati investiti 50 miliardi di dollari (USD) in start-up di IA. I dati evidenziano inoltre come una strategia dei dati più snella e coerente grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale comporti enormi vantaggi operativi e finanziari. Forrester ha rilevato che “solo un aumento del 10% nell’accessibilità dei dati si tradurrebbe in un utile netto aggiuntivo di oltre 65 milioni di dollari per una tipica azienda Fortune 1000”.
GLI SVANTAGGI DELL’IA PER I MEMBRI DEL CDA
ETICA
Il World Economic Forum ha sollevato una serie di domande sulle 9 principali questioni etiche legate all’intelligenza artificiale. È fondamentale che il consiglio di amministrazione esamini attentamente tali questioni.
1: La disoccupazione come effetto diretto dell’IA
2: Disparità di reddito come effetto diretto delle macchine
3: L’umanità – i cambiamenti nel nostro comportamento e l’interazione grazie alle macchine
4: Stupidità artificiale ed errori
5: robot razzisti e parzialità dell’IA
6: Sicurezza
7: Conseguenze indesiderate come effetto diretto dell’IA
8: Mantenere il controllo di un sistema intelligente complesso
9: Definire il trattamento umano dell’IA
SICUREZZA
L’intelligenza artificiale è un potenziale incubo per la sicurezza dei dati. I professionisti della Cybersecurity stanno lanciando allarmi sulle applicazioni di IA come le auto senza guidatori e i droni, i quali, secondo loro, possono essere hackerati e armati.
I Board supervisionano le operazioni aziendali, e la valutazione dei rischi per la sicurezza informatica di qualsiasi implementazione tecnologica dovrebbe far parte di ogni processo di revisione. Le nuove tecnologie hanno un grande potenziale purchè vengano introdotte insieme alle misure di sicurezza informatica e di sicurezza dei dati che possono contrastare i rischi per l’organizzazione. La sicurezza di un’applicazione o di una soluzione software è di fondamentale importanza quando viene presa in considerazione per l’uso in tutta l’organizzazione e/o le unità aziendali chiave. Le soluzioni che gestiscono dati sensibili, come i software destinati ai dipartimenti legali o al consiglio di amministrazione, possono richiedere ulteriori livelli di sicurezza. Per saperne di più potete consultate la nostra serie di blog in due parti, ‘
La gestione della cyber security aziendale: il ruolo del CdA (prima parte) e (seconda parte)’.
DiliTrust Exec è un software per la gestione di CDA e Comitati che consente una comunicazione veloce tra i membri del board, una trasmissione extra sicura dei documenti aziendali e un’interfaccia intuitiva che chiunque può utilizzare da un desktop, smartphone o tablet da qualsiasi parte del mondo.